Wednesday 21 November 2012

COVER: REINVENTARE UN MITO





Quante volte ci è capitato di ascoltare una canzone alla radio e pensare di averla già sentita da qualche parte...


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ricerca: Meraviglioso - Negramaro
...
risultato: Meraviglioso - Domenico Modugno 
Sorpresa!

Esempio ancora più scontato? 

I Beatles. 
Quante cover dei Beatles esistono? 
Basti pensare ad Instant Karma, pubblicato da Amnesty International, con la collaborazione di famosi artisti quali Green Day, Blink 182, R.E.M., Aerosmith, Duran Duran e chi più ne ha più ne metta. 
Ed era un solo Beatle!
Ma anche i Fab Four vollero omaggiare i propri ispiratori: nell’album Beatles For Sale del 1964, sono presenti omaggi e cover di Elvis, Buddy Holly, Chuck Berry, Little Richard e Carl Perkins.

Esistono poi cover che semplicemente vengono eseguite cambiando stile, raggiungendo la perfezione: alcuni esempi ce li offrono i Franz Ferdinand (con Womanizer di Britney Spears) i Me first and the Gimme Gimmes (gruppo che esegue esclusivamente cover di artisti come Billie Joel e Neal Diamond in stile punk; riunisce alcuni dei migliori artisti della scena, fra cui Fat Mike dei NOFX, Spike Slawson degli Swingin’ Utters e Chris Shiflett dei Foo Fighters), Marilyn Manson, Scorpions e molti altri con il brano Tainted Love di Ed Cobb, resa celebre dalla cover dei Soft Cell.

Ci sono poi i gruppi celebri che vogliono ringraziare a modo loro chi li ha messi sulla buona strada, come gli Oasis con la cover di I’m The Warlus dei Beatles o come i Clash con I fought The Law di Sonny Curtis e incisa dai Crickets, o Joe Strummer con Redemption Song di Bob Marley.

Non ci dimentichiamo dell’Italia: anche noi abbiamo ispirato cover: le più famose sono Gli Occchi Miei di Mogol, tradotta in Help Yourself di Tom Jones, Gloria di Umberto Tozzi, riadattata da Laura Branigan, Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio rifatta da Elvis Presley, ‘O Sole Mio, famosissima canzone napoletana, è stata incisa da cantanti di svariati paesi, fra cui i sopracitati Me First And The Gimme Gimmes.

Allo stesso tempo anche noi naturalmente abbiamo realizzato delle cover: Paint It Black dei Rolling Stones è diventata Tutto Nero di Caterina Caselli; Eleonore dei Turtles si trasforma in Scende La Pioggia di Gianni Morandi; But You’re Mine di Sonny & Cher in Italia si chiama Ragazzo Triste di Patty Pravo. C’è da dire che da noi le cover venivano spacciate per produzioni nostrane, cosa che non ci fa molto onore.




Si potrebbe continuare all’infinito. Quello che affascina delle cover non è solo la reinterpretazione, ma la reinvenzione: come quella canzone viene sentita da tale gruppo, cosa cambia musicalmente, cosa nel testo e perché… è una storia dentro una storia, l’esperienza raddoppia e così scopriamo che una sola canzone è stata in grado di influenzare intere generazioni.

ELENA ASTARITA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 comments:

  1. Molto interessante!

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  2. L'immagine dell'articolo è il logo dell'Ass. Cult. Over The Cover, che promuove gruppi emergenti con brani inediti. www.overthecover.com

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