Sunday 18 November 2012

#Boom1 : Flylo







Steven Ellison, a.k.a. Flying lotus, a.k.a. il pupillo di Thom Yorke , o meglio dire, uno spaccato dell’orizzonte Losangelino firmato Famiglia Coltrane.

Dal sassofono a un controller, dal free jazz al trip hop, la fuffa non cambia, il rampollo di casa Coltrane è roba seria, lontano dal dj selecta che con una playlist in loop e un paio di effetti di modulazione cercano di sbarcare il lunario.
Flylo è sulla bocca di tutti e negli I-pod di tutti, compresi quegli dei beneamati Hipster, i "fianconisti" dal jeans super stretch e il libro di Rimbaud rigorosamente coniato in polvere.
Il futuro è afrofuturista e Flylo l’ha capito meglio di quanto Rihanna abbia fatto a colpi di lato B.
Giunto alla produzione del suo IV Album -Until the quiet comes- Steven abbandona il sarcasmo sperimentale di Cosmogramma e apre il suo nuovo capitolo, meno arrogante, quasi in linea con le liofilizzazioni jazzate di famiglia.
Un perfetto compendio di elettronica, jazz, drum’ n’ bass, black, e tastierine elettroniche suonate in tutte le salse, in perfetta combinazione con Mamma Africa, Erykah Badu.
Disco della maturità o solita litania High-Tech electro?
Se chiedessimo a Thom Yorke, che con un classico cameo di lusso ha sottoscritto la sua collaborazione per l’album, ci risponderebbe probabilmente con il solito pippone sugli arpeggi in Raimbows, come se quello incarnasse il Bignami della musica.
Fatto sta che Flylo se ne fotte degli arpeggi e siccome, insieme all’amico regista Kahlil Joseph, ha capito che tra le B del Business c’è anche il BEAT, il 2 ottobre 2012, Until the quiet comes ha debuttato con un cortometraggio stile City of God, dall’indubbia qualità, sintesi di fascino e compostezza.
Noi vi lasciamo un click.
Stay Quiet.
Stay Flylo.



ACM.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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