- ¿E noi? - ¡Stiamo a guardare!
Mentre in Spagna l'ex movimento 15M, già 15O e, ieri, 25S (fantasiosi gli spagnoli!), subisce un duro [ed ennesimo]colpo da parte delle forze dell'ordine per manifestare la loro contrarietà nei confronti della politica iberica, sempre più corrotta(la loro!), in Italia si parla del pareggio tra Juventus e Fiorentina.
Tutto ciò, fortunatamente, accade solo aprendo il mio contatto Facebook [e, sicuramente, anche davanti ai bar], dove i miei "amici" postano tutto tranne che, chessò, qualcosa sulla Polverini o su quell'uomo che prima di essere politico dovrebbe essere stato magro, o che vengono messi al setaccio anche i consigli regionali di Campania, Calabria e Sicilia; ma, la cosa più bella è sapere se gli spagnoli vanno davanti al Parlamento per l'austerity, gli italiani cosa dovrebbero fare?
I periodici spagnoli (o meglio, la controinformazione spagnola), dicono che a creare il caos siano stati degli infiltrati e che la polizia, felicitata dal governo di Rajoy, abbia iniziato a randellare data l'eccessiva violenza dei manifestanti, mentre qualche barista si erge a eroe, vietando l'entrata della stessa nel bar in cui difendeva un gruppo di manifestanti, tra cui c'erano donne e bambini. (vedi foto)
Ora, però, dire che gli italiani stiano a guardare o che non siano attenti alle problematiche è esagerato, o perlomeno, lo sarebbe se generalizzassimo; il problema a questo punto è un altro: il fattore politica in Italia rischia di divenire (se non lo è già) come il fattore malavita, cioè gli italiani rischiano di abituarsi all'idea che il sistema politico italiano non abbia margini di cambiamento, anche se sono anni che al momento del voto si sente la fatidica frase
- Voto il male minore -
Il male minore?
Qui non si tratta di scegliere bene o male, ma chi farebbe meglio il proprio lavoro, senza per forza intascare i soldi dei contribuenti.
Gli spagnoli, in conclusione, non se la passano meglio di noi, e soprattutto non saranno meglio di noi, ma hanno qualcosa che noi non abbiamo imparato con la storia:
la consapevolezza che insieme tutto è possibile.
Pierpaolo Rizzo
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