L'ultima giornata di Serie A
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Giornata all'insegna dell' "X" per il podio della Serie A, che cambia solo per la vittoria della Fiorentina, che, in casa, sfila un poker all'Atalanta che solo può segnare il gol della bandiera.
Quindi, non come da copione, le big rallentano, chi per errori arbitrali (e già pensa a una nuova Calciopoli), chi per insicurezza, chi per sfortuna.
La Juve si ferma sullo 0-0 in casa con la Lazio, che quasi sta a guardare per 90', mentre Giovinco butta via occasioni su occasioni.
"Deve ancora sbocciare" - dicono, "Non è prima punta" - diciamo.
SFORTUNATA.
Questa accadeva ieri intorno alle 18 e poco più, poi alle 20,45 si va di scena il San Paolo, Napoli-Milan, un classico degli anni '80 che non ha lo stesso sapore, un Milan che vive un periodo di netta difficoltà e un Napoli redivivo dalla vittoria di Genova ma non più in forma dei diavoli.
Riesce ad andare in vantaggio per due volte, pur non giocando bene, poi El Shaarawy sullo scadere della prima parte.
2-1.
Alla ripresa gli assetti tattici sembrano gli stessi, poi Mazzarri ne inventa una delle sue, fuori Insigne, vice-Pandev, dentro Mesto.
I tifosi increduli sì, ma abituati ai colpi di testa che sta avendo l'allenatore toscano nell'ultimo periodo.
Inevitabile, arriva il 2-2.Di nuovo il Faraone.
Inutile l'ingresso di Vargas sul finale. Da segnalare l'ammonizione di Cavani, diffidato, salterà la partita contro il Cagliari.
IN PANNE.
E allora, tifosi juventini e napoletani, rivolgono lo sguardo verso Milano, manco fosse la Mecca, e sperano in un colpo di reni del Cagliari, che gioca una buona partita, e nonostante la superiorità dell'undici nerazzurro riesce a tenergli testa e ad andare in testa 1-2, gol molto commentato.
"Sau l'ha controllata conl braccio" - dicono. "Sau l'ha presa col petto" - diciamo.
Poi 2-2. Numeros occasioni sciupate e polemiche per un rigore non dato a Ranocchia, che ,tra l'altro, aveva i piedi fuori area.
Moratti già grida "al lupo, al lupo".
PARANOICI
Così la vetta cambia solo grazie ai viola di Montella, quadrati tatticamente, veloci sulle fasce, realizzativi sotto porta...
l'aeroplanino di Pomigliano ha persino curato Toni, sempre a segno nelle ultime uscite.
La partita finisce 4-1, e l'Atalanta, squadra più in forma del mese, nonn può nulla.
SCHIACCIASASSI.
Altro salto in avanti per il Catania, che supera sul 2-1 il Chievo in casa.
Doppietta dell'argentino ex-juve, Almiron, e il peggio è passato.
Però i festeggiamenti per la bella prestazione di ieri, si frenano con un tweet di Barrientos: "E' giunto tristemente il momento di lasciare questa bella città e la sua gente".
In guerra aperta col tecnico Maran, che dopo la sostituzione di Caglari, col Chievo lo fa sedere inizialmente in panca.
Poi si scusa.
POSITIVI
Bella la partita al Friuli, dove l'Udinese è sempre più Totòdipendente, e sempre più affetta da pareggite... a nulla il pallonetto che nella prima parte porta in vantaggio i Friulani.
Alla ripresa pareggia prima Marchionni, poi Pereyra riporta su i bianconeri.
Ma all'ultimo esce fuori Palladino, rispolverato come Amauri, che sigla il pareggio e chiude il match proprio come era iniziato.
PAREGGIO IN PALLONETTO
Almeno tre gli scontri in chiave salvezza:
BOLOGNA-PALERMO
Guadagna tre punti pesanti ed esce fuori da un periodo no.
Pioli tira un sospiro di sollievo, inguaia il Palermo e lo raggiunge in classifica.
REDIVIVI
SIENA-PESCARA
Partita chiaramente da X, dominata però dal Siena di Serse Cosmi.
Ci provano prima Rosina, con destro sottoporta da dimenticare, poi Calaiò che stampa il pallone sul legno.
Ce n'è ancora prima che scada il 45º, Vergassola becca Valiani che di sinistro trafigge Perin.
Pur non giocando bene, il Pescara ci crede e affonda con Vukusic che sullo scadere viene messo giù in area. RIGORE.
È lo stesso giocatore a calciare dagli undici metri.
Pegolo lo ipnotizza.
Alla ripresa è sempre e solo Siena, poi il Pescara termina con due uomini in meno in campo e uno in panchina a fine match.
Stroppa s'esonera. Oggi Arriva Colomba.
NOSTALGIA ZEMANIANA
SAMPDORIA-GENOA
il derby di Genova, va ai cugini blucerchiati. Genoa poco in partita, e va sotto per due volte. Prima Poli poi autorete di Bovo.
Alla ripresa compare Ciro Immobile, chi risolve un mischione in area.
Ci credono e il Genoa lotta, vuole il pareggio, peccato solo che a rovina la festa sia Icardi che capitalizza al meglio una palla apparentemente innocua.
3-1. E a salvarsi è Ciro Ferrara.
Preziosi invece fermo su Del Neri, al quale rinnova la fiducia.
GRAZIATI
Insomma ennesima domenica al'insegna degli errori arbitrali e delle polemiche, condito da sprazzi di bel calcio e di partite all'ultimo fiato.
Aspettando Roma-Torino di stasera.
La Roma più giovane di sempre, contro un Torino anch'esso affetto da pareggite acuta.
Speriamo che con un Toro infuriato e una Roma funambolicamente zemaniana sia un bel lunedì di pallone.
LA REDAZIONE
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