CINERASMUS: The Artist
The Artist (2011) di Michel Hazanavicius
i canoni del cinema odierno riesumando un genere ormai morto e sepolto. The Artist è un film muto e in
bianco e nero, con i pochi dialoghi presenti mostrati tramite brevi cartelli. Ma se abbattiamo il muro di
scetticismo quasi scontato dalle premesse, ci imbattiamo in un film emozionante, avvicente. I colpi di scena
si susseguono sotto un ritmo incalzante che tiene sempre lo spettatore incollato allo schermo. Nessun
momento morto, potrebbe essere l’abbiocco. Per il regista è un azzardo che vale 10 nomination agli oscar
(5 vinti, tra cui miglior film, regia e colonna sonora) e per il cinema è uno spettacolo da incorniciare. In un
epoca in cui inseguimenti e lotte spietate tengono in piedi trame senza ossatura, le parabole del successo di
George Valentine, divo del film muto, e di Peppy Miller, astro nascente del cinema parlato, da un lato simili
dall’altro opposte, tessono una storia che lascerà lo stesso spettatore ammutolito e a bocca aperta.
Voto 8
ANDREA DOMENIGHINI
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