Il Governo olandese ci ripensa: Coffee shop aperti anche agli stranieri
Il nuovo governo sostenuto da liberali e laburisti ha lasciato alle autorità locali la decisione sull'applicazione del bando alla vendita di droghe leggere ai non residenti nei circa 700 coffee shop dei Paesi Bassi. Il sindaco di Amsterdam: "I turisti potranno continuare a frequentarli. Altrimenti aumenterebbe la criminalità"
AMSTERDAM - Nei coffe shop di Amsterdam la marijuana tornerà a essere servita anche agli stranieri. L'annuncio del sindaco è il risultato dei mesi di dibattiti e proteste seguiti alle nuove e restrittive leggi sulla droga1 varate in Olanda. Leggi che avrebbero consentito la vendita e il consumo di cannabis all'interno dei circa 700 coffee shop del Paese solo ai residenti. Alla fine, il nuovo governo ha deciso di lasciare alle amministrazioni locali la facoltà di scegliere se rendere operativo il bando imposto allo smercio di "erba" ai visitatori stranieri.
Così, il primo cittadino di Amsterdam Eberhard Van der Laan ha optato per un ritorno alla tradizione, con tanto di motivazione legata a esigenze di ordine pubblico. Ogni anno nella sola Amsterdam un milione e mezzo di turisti frequenta i coffee shop, rileva il sindaco, il divieto avrebbe portato a un aumento dello spaccio incontrollato e della criminalità.
Grazie alla svolta, ad Amsterdam sarà ancora possibile entrare in un bar, sedersi a un tavolino, scegliere la propria "erba" in un menu, prepararsi la sigaretta in completo relax e fumarla senza paure, magari davanti a una fumante tazza di tè. Un sogno che rischiava di infrangersi 2, per milioni di persone che vedevano
Ragione, quest'ultima, inesistente nelle parole del sindaco. "Se l'accesso ai coffee shop fosse interdetto agli stranieri - spiega Van der Laan - i turisti non si limiterebbero a dire 'ok, niente cannabis'", lasciando così immaginare che il tasso di criminalità inevitabilmente decollerebbe se migliaia di stranieri si dovessero rivolgere al mercato clandestino per acquistare le droghe leggere. "Aumenterebbero i furti, le rapine, le risse. Non vi sarebbe alcun controllo sulla qualità (degli stupefacenti, ndr). Tornerebbero tutti i problemi che avevamo una volta".
Fonte: Repubblica.it